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Redazionali Acquasanabio 

Acqua fonte di vita

L’acqua svolge un ruolo essenziale: è il mezzo di trasporto di tutte le sostanze che vengono scambiate tra le varie cellule che compongono il nostro organismo. Per poter svolgere correttamente le proprie funzioni e mantenere sano l’organismo, l’acqua nel corpo deve venire costantemente rinnovata. I liquidi persi attraverso la sudorazione e le diverse funzioni organiche devono essere reintegrati. Ecco perché bisogna bere spesso, senza aspettare di avere sete. Tutte le cellule del nostro organismo necessitano di acqua per esplicare le loro funzioni vitali; attraverso il sangue ed il sistema linfatico l’acqua trasporta nutrienti e ossigeno alle cellule e rimuove i prodotti di rifiuto. Per garantire una buona idratazione nell’individuo adulto, sedentario, è necessaria una assunzione media giornaliera di circa 2.900 ml per gli uomini e di 2.200 ml per le donne.

Nuove ricerche indicano che gli stati di disidratazione possono rappresentare un fattore di rischio di obesità durante l’infanzia e l’adolescenza, di calcolosi urinaria, di cancro del seno, del colon, delle vie urinarie nell’adulto e nell’anziano.

Oggi è praticamente impossibile trovare un’acqua pura, che non sia contaminata da “agenti esterni” e che non sia a rischio per la salute. Qualsiasi acqua risulta contaminata indipendentemente se raccolta in superficie o dalle sorgenti.

Molteplici fattori influenzano la qualità dell’acqua che sgorga dal rubinetto o imbottigliata. L’inquinamento dell’ambiente, purtroppo finisce per contaminare le falde acquifere, il cloro utilizzato come disinfettante trasmette sapori e odori sgradevoli oltre ad essere nocivo per la salute, la cattiva manutenzione delle condotte idriche provoca infiltrazioni di sabbia, di liquami e di elementi estranei che rendono torbida l’acqua.

Spesso, anche se non visibili ad occhio nudo e non alterandone le caratteristiche organolettiche, nell’acqua sono presenti sostanze disciolte che possono essere molto pericolose: nitrati, pesticidi, metalli pesanti, eccessiva salinità.

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Acqua per uso alimentare

Non si può parlare solo di "acqua da bere", perché questa definizione è riduttiva. Meglio parlare di acqua "per uso alimentare", in quanto la gran parte dell'acqua che quotidianamente immettiamo nel nostro organismo non è soltanto quella che beviamo. Essa non è infatti assunta solo sotto forma di bevande varie (come caffè, the, minestre, succhi di frutta, etc) , ma è presente in tutti gli alimenti.

L'acqua assunta dagli alimenti in generale è di norma superiore a quella che viene consumata pura. Evidente quindi che l'utilizzo in cucina (cottura e preparazione degli alimenti) di acqua contaminata, anche se in lieve misura, da inquinanti vari, può essere un veicolo per immettere nel nostro corpo sostanze ad esso nocive. Ovvio quindi che l'acqua destinata all'uso alimentare deve essere di eccellente qualità. Esistono dei limiti che la legge prescrive a proposito della salinità, della presenza di inquinanti, di pesticidi, di metalli pesanti, etc.  Ma diciamo almeno che una buona acqua per uso alimentare deve presentarsi come le migliori acque oligo-minerali: leggera, buona, priva di inquinanti vari, batteriologicamente pura e, quindi, soprattutto sicura. Siamo certamente tutti sensibilizzati nel ricercare la purezza biologica, ossia all'aspetto legato agli eventuali contaminanti presenti nell'acqua, ma poco sappiamo su come riconoscerli e valutarli.

La lettura dell'etichetta non ci aiuta perché molto spesso alcuni importanti fonti d'inquinamento non vi sono menzionati. Fra questi vale la pena citare i Nitriti (NO2) e Nitrati (NO3), solitamente presenti in quanto residui di fertilizzanti o liquami provenienti da allevamenti e/o fognature, sostanze che in biochimica sono conosciute come i precursori delle Nitrosamine, estremamente nocive e certamente legate a evoluzioni tumorali, sconvolgimenti del sistema immunitario e modificazioni dell'emoglobina. Circa 10 anni fa i livelli massimi di Nitrati tollerati erano fissati a 5 mg/lt, ora il livello ammesso è stato elevato a 50 mg/lt.  Analogo è il discorso per l'arsenico (As), sulla cui tossicità non occorre certo soffermarci, che viene "tollerato" fino a 200 mg/lt, mentre l'OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) raccomanda di non superare i 10 mg/lt.

Nelle acque da acquedotto va poi segnalato da più parti come la clorazione (aggiunta di Ipoclorito di Cloro vale a dire la pericolosa candeggina ad uso domestico, sulla cui confezione troneggia il teschio simbolo della tossicità) sia una pratica che garantisce la scomparsa di batteri fecali ma contemporaneamente può avere dei sottoprodotti (Idrocarburi Clorati o THMs) legati alla reazione fra il cloro e la presenza di piante in decomposizione e/o residui animali. Questi composti risultano tossici e cancerogeni con possibilità di effetti genotossici.

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Evitare i danni del calcare

Il 10% del valore dei nostri immobili è costituito dagli impianti idrici e sanitari. Questi impianti a causa del calcare subiscono un deterioramento impressionante (tubature, elettrodomestici, caldaie, rubinetterie ecc.) senza contare gli effetti negativi su biancheria e vestiario oltre allo spreco di detersivi, ammorbidenti, anticalcare ed energia elettrica / gas.

Il calcare è composto principalmente di calcio e magnesio, due minerali che hanno un effetto benefico sul corpo umano. Tuttavia, ciò che fa bene all'uomo può trasformarsi rapidamente in un problema di calcare, dovuto al fatto che questa sostanza si deposita nei sistemi di tubature, negli impianti e sulle superfici di casa.

La cosiddetta acqua dura contiene elevate concentrazioni di calcio: maggiore è la concentrazione di calcio nell'acqua, maggiore è la durezza dell'acqua e i problemi che ne derivano.

La ruggine: un problema comune in combinazione con il calcare

Il calcare è composto principalmente di calcio e magnesio, per questo si potrebbe pensare che i depositi di calcare siano di colore bianco. Tuttavia, i depositi di calcare hanno per lo più una colorazione rossa e questo è dovuto alla relazione tra il calcare e la ruggine. Subito dopo la formazione di depositi di calcare, tutte le particelle di ferro e di ossido di ferro si inglobano nel calcare. È per questo motivo che i depositi di calcare sono rossi. Questo processo causa quindi la formazione di depositi di ruggine nelle tubature, una grave minaccia che si manifesta sotto forma di corrosione puntiforme.

La proliferazione di batteri tra i cristalli di calcare

I depositi di calcare sono un terreno di coltura ideale per batteri e altri microrganismi indesiderati. Poiché i depositi di calcare hanno una superficie ruvida e irregolare, le piccole cavità tra i cristalli sono il luogo perfetto per l'attecchimento di batteri. Sia in acqua fredda sia in acqua calda si verificherà un aumento di sostanze potenzialmente pericolose che rimarranno inglobate nel calcare.

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I vantaggi dell'osmosi inversa

E' il metodo più sicuro e più diffuso al mondo.

L'Osmosi Inversa è un sistema per purificare l'acqua ad uso alimentare. Il procedimento permette di eliminare particelle inquinanti di dimensioni anche infinitesimali (fino ad un decimillesimo di micron).

L'acqua prodotta dai nostri osmotizzatori con un residuo fisso di soli 20 mg/l  ha una durezza bassissima di 1,2°F, (i valori sono poi regolabili a piacimento dall'utente) come le acque minerali più pregiate in commercio, Plose, Lauretana, Surgiva, San Bernardo ecc.

Pesticidi e solventi, nitrati, metalli pesanti come piombo, arsenico, cromo, mercurio e tutti gli inquinanti a partire dai composti di cloro, sono rimossi dall'acqua in percentuali che vanno dal 92% al 99%. Questo straordinario risultato è ottenibile solo con l'altissima tecnologia dei nostri impianti per uso alimentare a osmosi inversa.

I nostri impianti a osmosi inversa, grazie ad un'accuratissima manutenzione post vendita, Acquasanabio Service, garantiscono la massima qualità dell'acqua per tutto il ciclo di vita.

Essi sono conformi a tutte le normative in materia di trattamento acqua del Ministero della Salute. Su alcuni possiamo vantare anche la certificazione TIFQ dell'Istituto per la Qualità Igienica delle Tecnologie Alimentari. Un Ente di terza parte preposto alla verifica di attuazione delle normative vigenti e alla Qualifica Igienica delle tecnologie e dei processi produttivi.

La presenza di rilevanti quantità di nitrati nell’acqua è un preciso segnale di inquinamento. E’ diventato un problema sempre maggiore con il passare degli anni, in parallelo con l’uso sempre più massiccio di fertilizzanti in agricoltura e con il deterioramento del sistema idrico. 

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